Risorse a bando: 23,5 mil €. Beneficiari: imprese agricole in forma singola, aggregata. Sostegno: 50% per le imprese condotte da giovani agricoltori e/o in zona con vincoli naturali o altri vincoli specifici; 40% in altri casi. Scadenza bando:  15 luglio 2016.

Contributi pubblici agli investimenti nelle aziende agricole

La Regione Emilia Romagna mette a disposizione 23,5 milioni di euro  a favore di imprese agricole che presentino ed attuano un piano di investimenti di miglioramento produttivo, se realizzati sul territorio regionale.
Uno specifico  bando regionale (Misura 4 del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020) , fissa le regole per accedervi.

L’obiettivo è favorire la realizzazione di investimenti finalizzati al miglioramento delle prestazioni delle aziende agricole regionali, per incrementare la produttività e il reddito aziendale e per accrescere la sostenibilità dei processi produttivi.

I beneficiari sono le aziende agricole, in forma singola e in forma aggregata, sia nella forma di cooperativa che di  “Comunioni a scopo di godimento”, che presentano una domanda di pagamento con alleato un  preciso  piano di investimento, coerente con le finalità del bando. Possono inoltre richiedere il contributo anche le “Proprietà collettive”, ma solo per investimenti  finalizzati alla gestione diretta dei terreni diversi da quelli assegnati.

L’impresa agricola al momento della domanda deve soddisfare le seguenti condizioni:

  • risultare iscritta ai registri della CCIAA:
    • in caso di ditta individuale, l’esercizio dell’attività agricola deve risultare quale attività primaria
    • in caso di impresa costituita in forma societaria, l’esercizio dell’attività agricola deve risultare in forma esclusiva
  • risultare iscritta all’Anagrafe regionale delle Aziende Agricole con posizione debitamente validata
  • in caso di società, la durata del contratto societario dovrà essere almeno pari a quella del periodo di impegno alla conduzione aziendale
  • in caso di impresa operante nel settore lattiero-caseario, la stessa dovrà risultare in regola con eventuali pagamenti di quote latte
  • impegnarsi alla conduzione diretta dell’azienda oggetto dell’intervento per almeno 5 anni dalla data di adozione dell’atto di liquidazione a saldo , pena la revoca del finanziamento

L’azienda agricola, al momento di presentazione della domanda, deve risultare di dimensione economica (espressa in Standard Output, calcolato sulla base delle colture/allevamenti risultanti dal Piano colturale e alla consistenza zootecnica caricato in anagrafe aziendale) non inferiore a 15.000 Euro se in zona con vincoli naturali o altri vincoli specifici (es. zone di montagna) e a 20.000 Euro nelle altre zone; ridotte, rispettivamente, a 12.000 Euro e 15.000 Euro per aziende che partecipano a progetti collettivi, attraverso la forma della “comunione a scopo di godimento”.

Saranno ammissibili le seguenti spese sostenute per investimenti:

  • costruzione/ristrutturazione immobili produttivi,
  • miglioramenti fondiari (impianti produttivi agricoli, drenaggi, irrigazione, ecc),
  • macchinari, attrezzature funzionali al processo innovativo aziendale previsto dal piano di investimenti,
  • impianti di lavorazione/trasformazione dei prodotti aziendali,
  • investimenti funzionali alla vendita diretta delle produzioni aziendali,
  • investimenti immateriali, connessi alle precedenti voci di spesa, quali onorari di professionisti/consulenti e studi di fattibilità, entro il limite massimo del 10% delle stesse, acquisizione/sviluppo programmi informatici acquisizione di brevetti/licenze,
  • investimenti immateriali.

Il PI (piano di investimenti) dovrà prevedere un importo di spesa ammissibile pari ad almeno 10.000 € in zone svantaggiate (come le zone montane) e ad almeno 20.000 € nelle altre zone. Gli investimenti dovranno essere avviati in data successiva a quella di presentazione della domanda di sostegno ed avere una durata massima di 12 mesi, con eventuale proroga di un massimo di 6 mesi che potrà essere concessa su espressa richiesta debitamente motivata.

Il contributo,  quantificato in base alla spesa ammissibile, sarà del:

– 50% per imprese condotte da giovani agricoltori e/o in zone svantaggiate (esclusi investimenti finalizzati alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti aziendali);

– 40% negli altri casi e in caso di investimenti finalizzati alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti aziendali.

Si precisa che gli investimenti finalizzati alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti aziendali saranno ammissibili qualora almeno il 66% della materia prima coinvolta sia di provenienza aziendale.

E’ possibile presentare le domande fino al 15 luglio 2016 on line attraverso il Sistema Informativo Agricolo di AGREA. 

Link al bando: Tipo di operazione 4.1.01

Per ulteriori informazioni ed assistenza per presentare domande di sostegno, i soggetti e le imprese interessate possono rivolgersi al GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano (tel. 059/821149 e-mail info@galmodenareggio.it) e alle Associazioni di categoria presenti sul territorio, che sono autorizzate ad operare sul sistema informativo AGREA per la presentazione delle domande.

Fonte: sito Agricoltura Regione Emilia-Romagna